Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 21-12-2005 ore 18:07:07 (Italia) in zona: 3 km W Monteroni d'Arbia (SI)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km W Monteroni d'Arbia (SI), il

  • 21-12-2005 17:07:07 (UTC)
  • 21-12-2005 18:07:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.2330, 11.3880 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monteroni d'Arbia SI 3 9088 9088
Murlo SI 7 2389 11477
Siena SI 11 53903 65380
Buonconvento SI 13 3173 68553
Sovicille SI 14 10116 78669
Asciano SI 14 7118 85787
Castelnuovo Berardenga SI 16 9097 94884
Rapolano Terme SI 19 5249 100133
San Giovanni d'Asso SI 19 853 100986
Monticiano SI 20 1571 102557

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a SE di Siena (53903 abitanti)
48 Km a SW di Arezzo (99543 abitanti)
57 Km a NE di Grosseto (82087 abitanti)
61 Km a S di Firenze (382808 abitanti)
61 Km a S di Scandicci (50609 abitanti)
76 Km a SE di Prato (191150 abitanti)
82 Km a W di Perugia (166134 abitanti)
87 Km a SE di Pistoia (90315 abitanti)
94 Km a E di Livorno (159219 abitanti)
96 Km a SE di Pisa (89158 abitanti)
99 Km a SE di Lucca (89046 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 2.6
2005-12-21
17:07:07
43.233 11.388 6 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 545339
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-12-21 17:07:07 ± 0.13
Latitudine 43.2330 ± 0.0045
Longitudine 11.3880 ± 0.0062
Profondità (km) 6 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 545339

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 476
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 315
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 151
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 707.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 61
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 52
Numero di fasi 41
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.44
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.36337
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 33
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.6
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 545339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:31:04

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 545339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:31:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ERBM.EHN. 2005-12-21T17:08:01.24 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CTI.EHZ. 2005-12-21T17:07:54.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.VLC.HHZ. 2005-12-21T17:07:49.62 0.3 undecidable manual Sg 322 130.4694 0.24 30
IV.ARV.SHZ. 2005-12-21T17:07:48.68 0.1 undecidable manual Sg 76 128.6712 -0.16 41
IV.ARVD.EHE. 2005-12-21T17:07:48.86 0.6 undecidable manual Sg 76 128.6712 0.005 21
IV.FSSB.SHZ. 2005-12-21T17:07:46.67 0.1 undecidable manual Sg 65 122.988 -0.477 39
IV.FAGN.EHN. 2005-12-21T17:07:45.58 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHZ. 2005-12-21T17:07:44.03 0.1 undecidable manual Sg 326 111.7992 0.189 42
IV.PZZT.HHN. 2005-12-21T17:07:43.53 0.6 undecidable manual Sg 337 108.3138 0.746 18
IV.TERO.HHE. 2005-12-21T17:07:41.90 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIEI.BHN. 2005-12-21T17:07:39.40 0.3 undecidable manual Sg 70 98.4237 -0.45 31
IV.FIAM.HHE. 2005-12-21T17:07:39.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHZ. 2005-12-21T17:07:38.30 0.1 undecidable manual Sg 88 91.9413 0.382 42
IV.MAON.HHN. 2005-12-21T17:07:37.90 0.1 undecidable manual Sg 193 91.6416 0.058 45
IV.SEI.SHZ. 2005-12-21T17:07:37.30 0.3 undecidable manual Sg 359 91.1421 -0.407 31
IV.ERBM.EHN. 2005-12-21T17:07:36.29 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CING.HHZ. 2005-12-21T17:07:35.43 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LNSS.BHE. 2005-12-21T17:07:34.64 0.1 undecidable manual Pg 117 151.3374 -0.028 80
IV.SFI.SHZ. 2005-12-21T17:07:34.61 0.3 undecidable manual Sg 26 83.1501 -0.723 29
IV.VMG.SHZ. 2005-12-21T17:07:34.33 0.6 undecidable manual Sg 9 81.8514 -0.604 20
IV.GSCL.SHZ. 2005-12-21T17:07:33.27 0.1 undecidable manual Pg 333 139.5603 0.56 73
IV.MNS.BHZ. 2005-12-21T17:07:32.25 0.1 undecidable manual Pg 131 141.0477 -0.709 68
IV.RSM.EHZ. 2005-12-21T17:07:32.09 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.BADI.EHZ. 2005-12-21T17:07:32.40 0.6 undecidable manual Sg 66 75.5688 -0.672 20
IV.ARVD.EHE. 2005-12-21T17:07:31.36 0.1 undecidable manual Pg 76 128.6712 0.467 77
IV.TOLF.HHZ. 2005-12-21T17:07:31.86 0.1 undecidable manual Pg 159 138.9609 -0.738 68
IV.ARV.SHZ. 2005-12-21T17:07:31.21 0.1 undecidable manual Pg 76 128.6712 0.327 79
MN.VLC.HHZ. 2005-12-21T17:07:30.92 0.1 undecidable manual Pg 322 130.4694 -0.266 80
IV.ZCCA.SHZ. 2005-12-21T17:07:30.92 0.3 undecidable manual Pg 345 128.3715 0.086 62
IV.SNTG.SHZ. 2005-12-21T17:07:30.08 0.1 undecidable manual Pg 88 125.4744 -0.277 80
IV.FSSB.SHZ. 2005-12-21T17:07:29.84 0.1 undecidable manual Pg 65 122.988 -0.094 84
IV.CRE.EHZ. 2005-12-21T17:07:28.33 0.1 undecidable manual Sg 46 62.493 -0.836 38
IV.SACS.HHE. 2005-12-21T17:07:28.73 0.1 undecidable manual Sg 135 59.9955 0.296 46
IV.PZZT.HHN. 2005-12-21T17:07:27.44 0.1 undecidable manual Pg 337 108.3138 -0.041 88
IV.FNVD.HHZ. 2005-12-21T17:07:27.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHZ. 2005-12-21T17:07:27.89 0.1 undecidable manual Pg 326 111.7992 -0.186 84
IV.SEI.SHZ. 2005-12-21T17:07:25.00 0.1 undecidable manual Pg 359 91.1421 0.37 85
IV.RSM.EHZ. 2005-12-21T17:07:25.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIEI.BHN. 2005-12-21T17:07:25.86 0.1 undecidable manual Pg 70 98.4237 0.027 90
IV.MAON.HHN. 2005-12-21T17:07:24.97 0.1 undecidable manual Pg 193 91.6416 0.264 86
IV.CAMP.EHN. 2005-12-21T17:07:24.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHZ. 2005-12-21T17:07:24.81 0.1 undecidable manual Pg 88 91.9413 0.06 90
IV.SFI.SHZ. 2005-12-21T17:07:23.45 0.1 undecidable manual Pg 26 83.1501 0.154 90
IV.VMG.SHZ. 2005-12-21T17:07:23.45 0.1 undecidable manual Pg 9 81.8514 0.379 86
IV.PII.SHZ. 2005-12-21T17:07:23.85 0.1 undecidable manual Pg 308 88.1451 -0.275 87
IV.BADI.EHZ. 2005-12-21T17:07:22.49 0.1 undecidable manual Pg 66 75.5688 0.464 85
IV.CRE.EHZ. 2005-12-21T17:07:20.04 0.1 undecidable manual Pg 46 62.493 0.209 92
IV.SACS.HHE. 2005-12-21T17:07:19.60 0.1 undecidable manual Pg 135 59.9955 0.182 93
IV.GRFL.SHZ. 2005-12-21T17:07:19.62 0.1 undecidable manual Sg 254 34.6431 -0.811 40
IV.CSNT.BHZ. 2005-12-21T17:07:17.41 0.1 undecidable manual Sg 344 27.8499 -0.625 44
IV.GRFL.SHZ. 2005-12-21T17:07:15.13 0.1 undecidable manual Pg 254 34.6431 0.204 97
IV.CSNT.BHZ. 2005-12-21T17:07:13.71 0.1 undecidable manual Pg 344 27.8499 0.133 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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