Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 17-06-2005 ore 22:53:21 (Italia) in zona: Costa Calabra sud orientale (Reggio di Calabria)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: Costa Calabra sud orientale (Reggio di Calabria), il

  • 17-06-2005 20:53:21 (UTC)
  • 17-06-2005 22:53:21 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1050, 16.1600 ad una profondità di 17 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bianco RC 2 4273 4273
Bovalino RC 5 8905 13178
Casignana RC 6 759 13937
Africo RC 7 3075 17012
Caraffa del Bianco RC 7 539 17551
Sant'Agata del Bianco RC 7 592 18143
Careri RC 9 2360 20503
Benestare RC 9 2556 23059
San Luca RC 9 3881 26940
Ferruzzano RC 10 772 27712
Samo RC 10 809 28521
Ardore RC 10 5088 33609
Bruzzano Zeffirio RC 12 1111 34720
Sant'Ilario dello Ionio RC 13 1377 36097
Portigliola RC 14 1201 37298
Ciminà RC 16 568 37866
Brancaleone RC 16 3584 41450
Staiti RC 16 248 41698
Platì RC 16 3812 45510
Locri RC 17 12504 58014
Antonimina RC 19 1317 59331
Gerace RC 19 2652 61983

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a E di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
54 Km a E di Messina (238439 abitanti)
97 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
98 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML 2.6
2005-06-17
20:53:21
38.105 16.16 17 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 523859
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-06-17 20:53:21 ± 0.38
Latitudine 38.1050 ± 0.0207
Longitudine 16.1600 ± 0.0160
Profondità (km) 17 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 523859

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1816
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1557
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 17
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2692.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 226
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.64
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.17092
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 523859
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:09:02

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 523859
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:09:02
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SLNA.SHZ. 2005-06-17T20:53:48.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIP.HHE. 2005-06-17T20:53:45.57 0.3 undecidable manual Pg 23 129.9699 1.001 48
IV.ILLI.BHZ. 2005-06-17T20:53:41.11 0.1 undecidable manual Pg 290 111.999 -0.474 81
IV.MSRU.BHZ. 2005-06-17T20:53:41.37 0.1 undecidable manual Sg 287 59.496 -0.163 48
IV.IVPL.BHZ. 2005-06-17T20:53:40.33 0.3 undecidable manual Pg 287 107.115 -0.427 62
IV.SCLL.SHZ. 2005-06-17T20:53:36.60 0.3 undecidable manual Sg 294 42.3243 0.082 38
IV.GRI.EHE. 2005-06-17T20:53:35.71 0.3 undecidable manual Pg 16 82.6506 -0.989 51
IV.GMB.SHZ. 2005-06-17T20:53:33.13 0.1 undecidable manual Sg 284 29.6481 0.194 50
IV.MSRU.BHZ. 2005-06-17T20:53:32.59 0.1 undecidable manual Pg 287 59.496 -0.255 94
IV.SCLL.SHZ. 2005-06-17T20:53:30.18 0.1 undecidable manual Pg 294 42.3243 0.146 99
IV.MTTG.SHZ. 2005-06-17T20:53:30.25 0.1 positive manual Pg 254 41.7249 0.311 95
IV.GMB.SHZ. 2005-06-17T20:53:28.44 0.1 negative manual Pg 284 29.6481 0.415 96
IV.FAGN.EHZ. 2005-06-17T20:53:27.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.SHZ. 2005-06-17T20:53:27.37 0.1 undecidable manual Sg 249 9.879 -0.843 42
IV.SOI.SHZ. 2005-06-17T20:53:25.74 0.1 negative manual Pg 249 9.879 0.376 100
IV.VVLD.EHN. 2005-06-17T20:53:14.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSC.SHZ. 2005-06-17T20:53:14.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download