Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 13-04-2005 ore 07:48:46 (Italia) in zona: W Villa Santa Lucia (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: W Villa Santa Lucia (FR), il

  • 13-04-2005 05:48:46 (UTC)
  • 13-04-2005 07:48:46 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5090, 13.7670 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villa Santa Lucia FR 0 2632 2632
Piedimonte San Germano FR 2 6535 9167
Terelle FR 5 422 9589
Aquino FR 6 5370 14959
Cassino FR 6 36142 51101
Castrocielo FR 6 3965 55066
Colle San Magno FR 8 699 55765
Pignataro Interamna FR 8 2595 58360
Belmonte Castello FR 9 739 59099
Sant'Elia Fiumerapido FR 9 6166 65265
Roccasecca FR 10 7365 72630
Pontecorvo FR 10 13242 85872
San Giorgio a Liri FR 11 3164 89036
Cervaro FR 12 8109 97145
Atina FR 13 4316 101461
Sant'Apollinare FR 13 1919 103380
Vallerotonda FR 13 1581 104961
Casalattico FR 13 574 105535
Villa Latina FR 13 1241 106776
Casalvieri FR 14 2698 109474
Colfelice FR 14 1932 111406
Castelnuovo Parano FR 15 883 112289
San Vittore del Lazio FR 15 2636 114925
Santopadre FR 15 1357 116282
Esperia FR 15 3828 120110
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 16 966 121076
Acquafondata FR 16 263 121339
Vallemaio FR 16 937 122276
Rocca d'Evandro CE 17 3283 125559
Gallinaro FR 17 1269 126828
Sant'Andrea del Garigliano FR 17 1505 128333
Viticuso FR 17 353 128686
Ausonia FR 17 2619 131305
San Pietro Infine CE 17 944 132249
San Giovanni Incarico FR 17 3336 135585
Rocca d'Arce FR 18 959 136544
Picinisco FR 18 1218 137762
San Biagio Saracinisco FR 18 349 138111
Coreno Ausonio FR 18 1644 139755
Arce FR 18 5756 145511
Pico FR 18 2888 148399
Vicalvi FR 19 783 149182
Settefrati FR 19 728 149910
Fontechiari FR 20 1303 151213
Alvito FR 20 2713 153926

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
68 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
70 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a E di Latina (125985 abitanti)
74 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
77 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
78 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
79 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
80 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
80 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
85 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
85 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
91 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
92 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
94 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
95 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
95 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
95 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
95 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
99 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
99 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.0
2005-04-13
05:48:46
41.509 13.767 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 514079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-04-13 05:48:46 ± 0.271
Latitudine 41.5090 ± 0.0156
Longitudine 13.7670 ± 0.0152
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 514079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2150.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 205
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00518
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 514079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:13:25

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 514079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CII.Z. 2005-04-13T05:49:02.65 10.0 undecidable manual SG 61 0.444 0.05 0.7
--.PTQR.Z. 2005-04-13T05:48:58.00 10.0 undecidable manual PG 332 0.5772 0.08 1.5
--.CII.Z. 2005-04-13T05:48:56.31 10.0 undecidable manual PG 61 0.444 0.71 0.4
--.GUAR.Z. 2005-04-13T05:48:55.79 10.0 undecidable manual PG 310 0.444 0.42 1.1
--.SDI.Z. 2005-04-13T05:48:54.51 10.0 undecidable manual SG 9 0.1998 0.04 0.8
--.VAGA.Z. 2005-04-13T05:48:53.46 10.0 undecidable manual PG 104 0.3552 -0.4 1.2
--.VVLD.Z. 2005-04-13T05:48:53.54 10.0 undecidable manual PG 343 0.3663 -0.56 0.8
--.SDI.Z. 2005-04-13T05:48:50.60 10.0 undecidable manual PG 9 0.1998 -0.31 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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